Il Marmo Bianco Lasa di Covelano è uno dei materiali più apprezzati al mondo, poiché presenta tutte le caratteristiche ricercate nel marmo: è omogeneo, compatto, dalla grana fine e cristallina.
I designer ne apprezzano molto l’aspetto uniforme e il caratteristico colore di fondo bianco traslucido con ombreggiature leggere. Anche le sue due varianti Vena Nera e Vena Oro sono molto ricercate.
Il “macchia Vecchia” o “Vena nera”, presenta delle grandi striature (spesso ondulate) color fumo, che trasmettono grandissima personalità. La “Vena oro” invece è molto più tenue, ed è utilizzata in progetti in cui si vuole trasmettere un tono molto caldo e intimo.
Geologia di una delle regioni più belle delle Alpi.
Questo pregiato Marmo Bianco viene estratto da una delle cave più alte d’Europa, a più di 2.000 metri d’altitudine, in Val Venosta (sopra Covelano) all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Durante la stagione invernale, a causa della neve, la cava viene chiusa. È quindi in attività da maggio a inizio novembre circa. In questi mesi si estraggono circa 2.000 metri cubi di pietra naturale.
Il marmo di Lasa si presenta, nelle varie cave, con diverse gradazioni di grana. Quello della Val di Lasa è di grana più fine, quindi particolarmente nobile e pregiato. Il marmo di Lasa presenta un coefficiente di durezza del 20% superiore alla media. La componente di calcio carbonato (CaCO3) si attesta tra il 96,4 e il 98,6 % nel marmo bianco puro di Lasa Covelano. Questo marmo resiste al gelo, al sale antigelo e al cloro. L’eccellente e omogenea combinazione dei cristalli nella pietra lo rende inoltre impermeabile all’acqua.
Una storia affascinante
L’escavazione del Bianco Lasa di Covelano, che inizialmente era conosciuto come il marmo di “Passo Tramontana”, iniziò nel 1856, nella cava del Mitterwandl. Tra il 1921 e il 1960 i lavori vennero interrotti a causa delle guerre mondiali, per essere poi ripresi dalle aziende “Lasa Marmo” prima e “tiroler Marmorwerke GmbH”.
Nel 2007 la famiglia Pohl acquistò tutti i diritti della cava di Covelano e fondò la Covelano Marmi srl.
Il territorio della Val Venosta e circostante è ricco di opere create con questa magnifica pietra bianca, usata sia per la realizzazione di sculture, archi e progetti pubblici, sia per impreziosire chiese, castelli e molte altre strutture.
Alcune tra le opere ad oggi più conosciute sono le arcate di Castel Taranto, il bassorilievo “la regina delle rose” del 1700, il monumento per il poeta Grillparzer, nei giardini pubblici di Vienna, il gruppo di figure “La potenza della terra” e “La potenza del mare”, esposti nel palazzo imperiale di Vienna, due leoni bianchi che adornano la Loggia dei Marescialli a Monaco e il monumento al generale Moltke a Berlino.
Ad oggi, gli impieghi a cui il Bianco Lasa di Covelano si presta maggiormente sono davvero molti. Da rivestimenti, a pavimentazioni, a colonne, caminetti, scale, elementi architettonici, intarsi, top cucina, arredobagno, oggettistica e tanto altro.
Il rispetto dell’ambiente circostante i punti di estrazione e la varietà di vegetazione della Val Venosta hanno fatto si che dal 2012 siano nati dei sentieri che costeggiano le cave e da cui si può ammirare una vista suggestiva.